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947 TERZA PARTE

ticennozeolqualetre donneper là Quietepresediuilografio, & piero, 8" di awplo; & ricché’abito: azzutro vestite, con yoaTestuggine. per ciafcuna li: testa parcua, che aiutaregaidate iprescritti Orli al preferito s: tentio nolel, fcro. Erailcarropoi(in sur un gratioso piano di sci angoli posandob)figura, ro informa d’unagrandifimatesta d’Elefante; dentro acui lì vedeva figura to fimilmente per la casa del sonno una capricciosaspelonca, & il gra, padre sonno predetto in parte nudo, di papauert inghirlandaro, rubicondo, & graf, solu l’unde bracci con le guancie appoggiato li vedeva similmente con gra? deagio giaceruisizhauendo intorno ale Morfea, & Icelo, & Fantafo, & gl’al, tri figliuolisuoi, instravaganti, 8 diverse, 8& bizarre foarmetigurati. Ma nel lasommità della spelonca predetrasiucdeva labianca, & bella, & lucida, AL bacon la biondisfhimachiomatutta rugiadosa; z & mollezeslendoa pie della spelonca medesima con unTasso, che guanciàl le faceva; l’oscuta Notte; laqua leperciochedeueracisogni madre è tenuta pareva, chefede non piccola al leparole deprescrittisogni accrescer douelle. Per ornaméco del Carro poi‘ fiucdevuano all’inuentione accomodandosi alcune vaghislime historiette, . con tanta leggiadria; & gratia; & diligentia scompartite; che piunon pareva che fi poresle desiderare. | Per laprimadelle quali fi vedeva Bacco del 60n + no padre fur unpampineso carro da due macchiati Tigri tirato con il verlo per noto renderlo chediccua. E: I Bacco dcl sonno sei tuuero padre. benna nledi=dY e!

Si comme nell’altrofi vedevala madre del medesimosonno Cererezdelle solite spighe incoronata, con il verso per la medesima cagion posto, che dice uaanch’egli:: i 1

Cerer del dolce sonno è dolce madré 2: ML 92101

Ersicomedi vedevanmell’altra la mogliedelmedesimo sònoPasithea, che di uolare soprata terra sembrando; pareva che negl’animali, cheper gl’albe xi; & fopra la terra sparsi erano, indorto un placiditlimo sonno hauelle; con ilsuo motto anchella; che nota lurendevadicendo. 5

Sposa delsonno queta é Pasithea.

Ma dall’altra parte fi vededa Mercurio presidente del sonno addormens

zare l’occhinto Argo conilsuo morto anch’egli dicente. Creare il sonno puo. Mercurio ancora. ‘’

Etfinedeva esprimendola nobiltà, & divinità del sonno medesimo un adorno Tempietto d’Esculapio,; in cuimolti huomini macilenti, et infermi dormendo, parevache la perdutasanità recuperailero; con il ucrso questo lì gnificante, & che diceva anch’egli. ul

Rende gl’huomini sani il dolce sonno.

Si come li vedeva altroue Mercurio accennando verso alcuni sogni, che diuolarperl’ariasembravano parlarnell’orecchical Relatino cheinun An woaddormentato stavadicendo. il suo verso.

Spesso in sogno parlarlece con Dio.

Orelstepoi dalle furie stimolaro fi vedevafolo mediante isogni, chedi cae ciare concerti mazi di papaueri lepredette Furiefembravano; zpigliare a tan: z0 travaglio qualche quiete, con il ucelo, che diccua,

Fuggon pel sonno i pitcrudi pensicri,



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