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ARCHITETTVRA 25
latoio E i fregi di queſt’opera ſi poſſono fare intagliati tutti con fogliami, & ancora farne de puliti, o vero con lettere dentro, come erano quelle al portico della Ritonda di bronzo commeſſo nel marmo. Sono i canali nelle colonne di queſta ſorte a numero ventiſei, be͂che n’è di manco ancora; & è la quarta parte del canale fra l’uno, & l’altro, che reſta piano: come beniſsimo appare in molte opere antiche, & moderne miſurate da quelle.

L’ordine compoſto, ſe ben Vitruuio non ne ha fatto menzione; non facendo egli conto d’altro che dell’oᵱa Dorica, Ionica, Corinthia & Toſcana: tenendo troppo licentioſi coloro, che piglia͂do di tuttequattro q͂gli ordini ne faceſſero corpi, che gli rappreſentaſſero piu toſto moſtri, che huomini; per hauerlo coſtumato molto i Romani, & a loro imitazione i moderni, non mancherò di queſto ancora, accio ſe n’habbia notizia dichiarare, e formare il corpo di queſta proportione di fabrica. Credendo queſto, che ſe i Greci, e i Romani formarono que’ primi quattro ordini, & gli riduſſero a miſura, & regola generale, che ci poſsino eſſere ſtati di quegli, che habbino fin qui fatto nell’ordine Compoſto, & componendo da ſe delle coſe, che apportino molto piu grazia, che non fanno le antiche. E che queſto ſia vero ne fanno fede l’opere che Michelangnolo Buonarroti ha fatto nella ſagreſtia, & libreria di S. Lorenzo di Firenze, doue le porte, i Tabernacoli, le baſe, le colonne, i capitelli, le cornici le me͂ſole, & in ſomma ogni altra coſa hanno del nuouo, e del compoſto da lui, e nondimeno ſono marauiglioſe non che belle. Il medeſimo, e maggiormente dimoſtrò lo ſteſſo Michelagnolo nel ſecondo ordine del cortile di caſa Farneſe, e nella cornice ancora, che regge di fuori il tetto di quel palazzo. E chi vuol veder quanto in queſto modo di fare habbia moſtrato la virtu di queſto huomo, veramente venuta dal cielo, Arte, diſegno, e varia maniera, conſideri quello, che ha fatto nella fabbrica di S. Piero, nel riunire inſieme il corpo di quella machina, e nel far tante ſorti di vari, & ſtrauaganti ornamenti, tante belle modanature di cornici, tanti diuerſe tabernacoli, & altre molte coſe tutte trouate da lui, e fatto variatamente dall’uſo degl’antichi. perche niuno puo negare, che queſto nuouo ordine compoſto, hauendo da Michelagnolo tanta perfettione riceuuto, non poſſa andar al paragone degli altri. E di vero la bonta, e virtu di queſto veramente Ecc. Scultore Pittore, & Architetto ha fatto miracoli douunque egli ha poſto mano, oltre all’altre coſe, che ſono manifeſte, e chiare come la luce del Sole, hauendo ſiti ſtorti dirizzati facilmente, e ridotti a perfezione molti edifici, & altre coſe di cattiuiſſima forma, ricoprendo con vaghi, e capriccioſi ornamenti i difetti dell’arte, e della Natura. Lequali coſe non conſiderando con buon giudicio, e non le immitando, hanno a’ tempi noſtri certi Architetti plebei proſo͂tuoſi, & ſenza diſegno fatto quaſi a caſo, ſe͂za ſeruar decoro, Arte, ò ordine neſſuno, tutte le coſe loro moſtruoſe, e peggio, che le Tedeſche. Ma tornando a propoſito, di queſto modo di lauorare è ſcorſo l’uſo, che gia è nominato queſto ordine da alcuni compoſto, da altri Latino, & per alcuni altri Italico. La miſura dell’altezza di queſta colo͂na vuole eſſere dieci teſte: la baſe ſia per la metà della groſſezza della colonna, & miſurata ſimile alla Corinta; come ne appare in Roma all’arco di Tito Veſpaſiano. Et chi uorrà far canali in queſta colonna, puo fargli ſimili alla Ionica, o come la Corinta; o come ſarà l’animo di chi farà l’architettura di


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queſto