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346 SECONDA PARTE

Si trova che i danari che spese Cosimo nella restaurazione di questo palazzo, furono pagati da Pigello Portinari cittadin fiorentino, il qual allora in Milano governava il banco e la ragione di Cosimo, et abitava in detto palazzo. Sono in Genova di mano di Michelozzo alcune opere di marmo e di bronzo, et in altri luoghi molte altre che si conoscon alla maniera, ma basti aver detto insin qui di lui, il quale si morì d’anni sessantaotto e fu nella sua sepoltura sotterrato in San Marco di Firenze. Il suo ritratto è di mano di fra’ Giovanni nella sagrestia di Santa Trinità, nella figura d’un Nicodemo vecchio con un capuccio in capo, che scende Cristo di croce.

FINE DELLA VITA DI MICHELOZZO SCULTORE ET ARCHITETTO