Pagina:Vasari - Le vite de’ piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 1-2, 1568.djvu/70

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LETTERA DI M.

do prima pattuito con Mnaſone prencipe de gli Elatreſi cento mine per ciaſcuna di queſto medeſimo ſi potrebbono raccontare altre figure molto chiare, le quali & a Roma, & altroue furono molto in pregio aſſai tempo; & fra l’altre vno infermo lodato infinitamente. percioche ei valſe tanto in questa arte, che ſi dice il Re Attalo hauer comperato vna delle ſue tauole cento talenti. Viſſe al medeſimo tẽpo, e fiori Protogene, ſuddito de’ Rodiani, di cui alquãto di ſopra ſi diſſe, pouero molto nel principio del ſuo mestiere, e di cui ſi dice, che egli haueua da prima eſercitato la pittura in coſe baſſe, e quaſi haueua lauorato a opera, dipignẽdo le naui: ma fu diligente molto, e nel dipignere tardo, e fastidioſo, ne coſi bene in eſſo ſi ſodisfaceua. Il vanto delle ſue opere porta lo Ialiſo. il quale inſino al tempo di Veſpaſiano Imperadore ſi guardaua ancora a Roma nel Tempio della Pace. dicono, che nel tẽpo che egli faceua cotale opera non mangiò altro, che lupini dolci, ſodisfacendo a un tempo medeſimo con eßi alla fame, & alla ſete per mantenere l’animo, & i ſenſi piu ſaldi, e non vinti da alcuno diletto. quattro volte miſe colore ſopra colore a questa opera riparo contro alla vecchiezza, e ſchermo contro al tempo, acciò conſumandoſi l’uno, ſuccedeſſe l’altro di mano in mano. vedeuaſi in questa tauola steſſa vn cane di marauiglioſa bellezza fatto da l’arte, & inſieme dal caſo in cotal modo. voleua egli ritrarre intorno alla bocca del cane quella ſchiuma, la quale fanno i cani faticati, & anſanti, ne poteua in alcun modo entro ſodisfaruiſi; hora ſcambiaua pennello, hora con la ſpugna ſcancellaua i colori, hora inſieme li meſcolaua, che harebbe pur voluto, che ella vſciſſe della bocca dell’animale, e non che la pareſſe di fuora appiccata, ne ſi contentaua in modo veruno, tanto che hauendoui faticato intorno molto, ne riuſcendogli meglio l’ultima volta, che la prima, con istizza traſſe la ſpugna, che egli haueua in mano piena di quei colori nel luogo steſſo, doue egli dipigneua. marauiglioſa coſa fu a vedere, quello che non haueua potuto fare con tanto ſtudio, & fatica l’arte, lo fece il caſo in vn tratto ſolo. percioche quelli colori vennero appiccati intorno alla bocca del cane di maniera, che ella parue proprio ſchiuma, che di bocca gli vſciſſe. Questo ſteſſo dicono eſſere auuenuto a Nealce pittore, nel fare medeſimamente la ſchiuma alla bocca d’vn cauallo anſante, o hauẽdolo apparato da Protogene, o eſſendoli auuenuto il caſo medeſimo. Questa figura di Protogene fu quella, che difeſe Rodi da Demetrio Re, il quale fieramente con grande eſercito la combatteua. percioche potendo ageuolmente prendere la terra dalla parte, doue ſi guardaua queſta tauola, che era luogo men forte. dubitando il Re, che la non veniſſe arſa nella furia de’ ſoldati, uolſe l’impeto dell’hoste altroue, & intanto gli trappaßò l’occaſione di vincere la terra. Stauaſi in questo tempo Protogene in vna ſua villetta, quaſi ſotto le mura della città, cioè dentro alle forze di Demetrio, e nel ſuo campo. ne per combattere, che ſi faceſſe, ne per pericolo che e’ portaſſe laſciò mai di lauorare. e chiamato vna fiata dal Re, & domandato in ſu che egli ſi fidaſſe, che coſi gli pareua star ſicuro fuor delle mura, riſpoſe; percioche egli ſapeua molto bene, che Demetrio haueua guerra con i Rodiani, e non con le arti. Fece Demetrio, piacendogli la riſpoſta di questo artefi-



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