Vai al contenuto

Pagina:Vasco - Della moneta, 1788.djvu/141

Da Wikisource.

137

le aveva ricevute, e il Principe si è trovato in necessità di rifiutare le monete erose, nei pagamenti de’ tributi, che eccedevano certe determinate piccole somme, nè vi fu altro modo di conservare quel profitto che aveva avuto il Principe nel distribuirle. Un accrescimento de’ tributi antichi, o una nuova imposizione avrebbe somministrato al Principe tutta quella somma che ha voluto guadagnare nella deteriorazione delle monete erose, ed avrebbe risparmiato tanta confusione alle monete, tanto disordine e tanti intoppi al commercio. Ma nella universale ignoranza delle scienze economiche non prevedevano i ministri i tristi effetti della guasta moneta, e non avrebbero forse creduto i popoli d’esser meglio trattati con una nuova imposizione, che coll’avvilimento dell’intrinseco valore delle monete erose. Ma il male è fatto: trattasi ora di trovarvi il rimedio. Pare che già siano seriamente occupate molte Nazioni del pensiero di fare una nuova monetazione, in cui si conservi fra i reali valori e i numerarj la più giusta corrispondenza. Ma intanto cosa si farà delle vecchie monete erose sproporzionate di troppo colle nobili? Seguendo le massime, che ho spiegato nel decorso di questo libro non si potrà fare che una di queste tre cose. 1.° Diminuire il valore numerario delle monete erose, finchè sia pro-


por-