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Pagina:Vasco - Della moneta, 1788.djvu/91

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credito mutano i veri reciprochi valori delle monete, come ho mostrato nel Capo 2., così i valori numerarj saranno sempre i medesimi che i valori reali. Essendo illuminato il popolo intorno ai veri rapporti tra i metalli per mezzo della tariffa istruttiva, sarà facilissimo che le monete nobili acquistino quel corso in commercio, che ad esse conviene relativamente alle monete nazionali di rame. Dovendosi pubblicare ogni anno la tariffa istruttiva, il Principe non avrà più bisogno di fare quella tariffa d’economia privata che ho suggerito nel Capo 6., principalmente pel caso che non s’abbia alcuna moneta nazionale. Essendo fissati i tributi e gli stipendj in lire soldi e denari, ed essendo i soldi e denari monete effettive, e le lire non altro che la somma di venti soldi effettivi, saran benissimo regolate le finanze quando s’accetti ogni moneta e si dispensi dal Principe secondo il rapporto che ha colle monete di rame nazionali. Basterà adunque segnare nella tariffa istruttiva, oltre ciò che si è detto nel Capo 10., ancora il valore numerario che risulta dai rapporti de’ metalli nelle monete nobili straniere, relativamente ai soldi e denari nazionali (il che sarà anche più comodo pel popolo), perchè la quantità reale de’ tributi, e degli stipendj regolata secondo questa tariffa non soggiac-


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