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cominci a goderla. E io confesso di aver conosciuto mutazione dalla prima alla seconda volta che le parlai: perché nella prima andata parlò poco, non si mosse punto del suo luogo, non occorreva ch’io aspettassi che la mi facesse coprire; dove alla seconda si allargò nel parlare, si mosse dal suo luogo, mi faceva segno con la mano che coprissi, e insomma si vidde gran diversitá e il frutto delle parole del principe suo marito: e io rimasi di essa grandemente satisfatto. Delle qualitá del suo animo e de’ suoi costumi è conveniente e debito offizio dirne ogni bene, perché ha condizioni degne del suo stato e nascimento.

Questo matrimonio cominciò a trattarsi giá tre anni sono e ha incontrato l’indugio e le difficultá dell’imperatore, che lo trattenne, dicendo di voler lui l’infanta per moglie; de’ spagnuoli, che, sotto li pretesti de’ concambi che si trattavano nel Monferrato, hanno procurato disturbarlo; e difficultá accadute nel convenire nella dote, come giornalmente Vostra Serenitá è stata avvisata dagl’illustrissimi suoi ambasciatori, che si sono ritrovati alla corte. Ed è opinione universale in Mantova che le nozze non si sariano concluse mai, se l’impedimento si palese, e dirò cosí ingiurioso, posto da’ spagnuoli, non avesse indotto il duca di Savoia a concluderle per punto di onore, non per sua natural disposizione: che per altro è tanto incerta e variabile, che non è chi possa o debba in alcun conto fidarsene; in tanto che affermano che il re cristianissimo piú volte abbia consigliato il signor duca a non vi attendere e non fidarsi di Savoia. Del qual consiglio piú volte si sono ricordati. E madama, dolendosi di tante dilazioni e proroghe, che pur dopo concluse le nozze s’interponevano all’effettuazione, ha detto a molti ch’essi hanno avuto una mala sorte e invidiavano il duca di Modena, ch’in un mese aveva trattato, concluso e spedito le nozze: quello ch’essi non avevano potuto né potevano fare in tre anni continui. La dote è stata de ducati 300.000: 100.000 di contanti, gli restanti pagherá il re di Spagna a 50.000 ducati l’anno, li quali saranno pagati sopra le flotte. Savoia e Mantova renonciano vicendevolmente a tutte le ragioni e pretensioni che l’un principe potesse avere nelli Stati