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relazione di francesco morosini 105

uno Stato goduto da lui da molto tempo quietamente e pacificamente. Potria piú tosto riuscire quello che ora li principi di Savoia sono per tentare: di accommodare la differenza di Sassuol con la casa Pii, il che saria di gran commodo e satisfazione del signor duca di Modena.

Con tutti gli altri principi passa il signor duca, come ho detto, buona intelligenza; ma particolarmente professa egli sincera e filiale devozione verso la Serenitá Vostra. Li negozi de’ confini passano quietamente, gl’interessi sono communi della reciproca conservazione, e si può tener per fermo che questa mutua corrispondenza debba non solo conservarsi ma augumentarsi sempre piú.

Partendo di lá, il signor duca mi ragionò de due negozi. Il primo fu di certo credito ch’il capitolo e congregazione della cattedrale di Mantova pretende sopra il Monte vecchio, sestiero di San Polo, secondo che piú distintamente si contiene in un memoriale che mi ha fatto dare dal consiglier Chieppio, facendomi gagliarda instanza di essere gratificato di certi «prò» decorsi e non pagati, poiché questi danari, in virtú di alcune cessioni e oblighi fra lui e il capitolo, sariano tutti suoi, e che, essendo Vostra Serenitá abondante di danari, confidava che graziosamente faria seco alcuna di quelle cose che non si fariano con altri. Io le risposi di dover rappresentare il tutto, ma che questo è negozio ricomandato ad un particolar magistrato, deputato a terminar il tutto per giustizia; e che il mettervi mano per via graziosa e introdur pagamenti giá decaduti è materia di gran conseguenza e momento, e assoluzione da esser maturamente considerata per l’essempio ch’altri piglieriano di pretender lo istesso; e che, quanto all’abondanza del danaro, ognuno per regola di buon governo vuol conservar il suo, ché pur troppo spesse volte sono le occasioni di spenderlo; ma che tuttavia rifferirei il tutto, certificandolo dell’ottima volontá di Vostra Serenitá in desiderar di gratificarlo dove convenientemente si possa. L’altro negozio, del quale mi parlò con straordinario affetto ed efficacia, è questo: che lui non cede a qualunque principe si sia in osservare, riverire e onorare la