Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. I, 1912 – BEIC 1904739.djvu/113

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relazione di francesco morosini 107

sodisfazione, in modo che mai si potrá revocar in dubio la sua ottima e perfettissima volontá. Passarono nella medesima sostanza alcune repliche; e credo che la cosa gli premi infinitamente, e la desidera intensissimamente non solo lui, ma il principe suo figliolo ancora. Il quale, quando io andai alla sua prima visita, dopo essermi partito, volse legger la lettera, e subito mandò a chiamare l’Udine e si dolse di quel titolo; ma l’Udine rispose che il medesimo si dava a suo padre; e lui replicò che s’informasse di qual maniera si trattava col principe di Savoia e, avendole l’Udine riportato che si trattava dell’istesso modo, non disse altro. Ma si vede c’hanno la cosa a cuore. Intorno a questo a me non occorre discorrer cosa veruna, e mi rimetto in tutto alle prudentissime e savie deliberazioni di questo eccellentissimo e gravissimo Consiglio.

Ho scritto li onori che questi principi m’hanno fatto, che certo meritano essere stimati. Né dubito punto che l’essempio loro non sia stato, appresso gli altri rispetti, gran eccitamento alli principi di Savoia di venir personalmente a visitarmi, come fecero, ancorché il conte di Verua e il conte Guido San Giorgio, col cui consiglio e parere si governano, vogliono che si creda che tal rissoluzione sia provenuta da loro e se ne gloriano. Ma in ogni modo è stata rissoluzione di gran riputazione e dignitá di questo serenissimo dominio. Si trattenero meco per mezz’ora continua, e nelli ragionamenti loro, cosí in questa occasione come in altre che mi sono trovato con loro alle feste, il principe maggior, venendomi a trovar particolarmente, ha procurato di farmi palese l’obligo che tengono alla Serenitá Vostra per gli onori e favori ricevuti in questo Stato. Il principe di Mantova procura di domesticar questi principi di Savoia, e un giorno disse loro: — Io son principe di Mantova e ho il cuore non solo de’ miei sudditi ma di tutta la nobiltá di Lombardia; e questo perché tratto seco con affabilitá e amore. E questo vostro stile non piace ad alcuno, e niuno vi ama. — Avendo di sopra fiuto menzione del conte Guido San Giorgio, voglio dire che questo è principal cavalier nel Monferrato per séguito e per ricchezze, e per questo rispetto il signor duca di Savoia lo