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Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. I, 1912 – BEIC 1904739.djvu/161

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relazione di gioanni da mulla 155

parte de’ ministri e de’ cavallieri, dicendosi anco in corte che Vostra Serenitá farebbe un’operazione degna veramente di lei e della sua prudenza se aiutasse in Spagna il buon pensiero del duca e l’effettuazione di questo negozio.

Ma, per quanto si dice e si sa, non mostrano in Spagna quella prontezza in questa trattazione che alli loro interessi pare pure che si richiedesse. Perché chiara cosa è che, acquistando il Monferrato spagnuoli, s’acqui$tarebbono un Stato di molto momento e di grossa rendita e che, aggionto al Milanese, li renderebbe per aventura piú potenti e riguardevoli di quello che siano al presente col Cremonese, e, quello che piú importa, averebbono trovata la via di por freno ai pensieri ed alle machinazioni di Savoia: li sarebbono, come si suol dire, a cavaliere e Io tenirebbono in continua gelosia per la facilitá d’invader a lor gusto sempre i Stati di quel principe, da quella banda massime che sono piú aperti e manco sicuri. E pure, come ho detto, non cambiano in Spagna con buona voglia in questo negozio, onde bisogna creder sicuramente che qui sotto vi siano piú profondi misteri e che abbino spagnuoli qui dentro sensi piú reconditi e piú nascosí. Si può creder che sperino al presente che il duca, afflitto e stanco dalle spese, dai travagli e dalle infestazioni di Savoia, desideroso, anzi pieno di somma neccessitá, di esser posto da’ spagnuoli in libertá di maritarsi, possa finalmente condursi a questo concambio col contentarsi del solo territorio cremonese, assentendo che a loro resti la cittá di Cremona e Pizzichitene, come si trattava di fare al tempo del duca Guglielmo, se ben quel principe, tutto che allora non fosse costrutta la cittadella di Casale, non se ne volse mai contentare: ed in questo caso parebbe a’ spagnuoli di dar nulla; ed in effetto, quando il signor duca dasse il Monferrato per il solo territorio cremonese, si può dire che si privarebbe per nulla e senza altro acquisto di quel bel Stato. Possono aver speranze che questa presente casa di Mantova manchi e cada senza discendenza, ed alla successione portar essi alcun dipendente da loro, col quale possino loro convenire ed accordare il concambio come lor torni piú conto. Possono dubitare