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spiccare qualche ragione viva e concludente dall’interesse proprio di Sua Altezza per gli Stati di Francia, per essere il Monferrato e Casale in mano de’ francesi. La consolai e l’accertai che punto non s’inganava nel credere non aver la serenissima republica altro interesse che la conservazione sua e delli Stati a’ suoi figliuoli; l’accertai che la protezione di lei sará con tanto oggetto di bene; e che gli uffici propri si facevano in Francia e da per tutto, e s’applicava l’animo e l’opera, come s’era fatto sempre, per tener lontano ogni sinistro.

Nelli accoglimenti, nelle cerimonie e nel trattamento vòlse la signora prencipessa, in riguardo del merito della Serenitá Vostra, ch’io fossi sopra il solito avantaggiato non poco, e con tutte le dimostrazioni procurò di far apparire d’esser unitissima alla serenissima republica, non meno di quello che abbia procurato con le parole e concetti di confirmare l’affetto e la credenza di dover dipendere.

Mi diede alcuni memoriali, raccomandando l’espedizione favorevole, perché anco tanto piú apparisca essere ella in grazia della serenissima republica; ed io li rendo a Vostra Serenitá per quello che le paresse, a contemplazione della signora prencipessa, risolvere sopra di essi.

Mi resterebbe a dire dell’intelligenze con prencipi; ma dalle cose espresse chiaro si comprende in quale grado siano, quelle, massime che meritano riflesso: onde non replicherò il tedio a Vostra Serenitá.

Delli gentiluomini veneziani e di terraferma, che m’hanno accompagnato, ho giá scritto nelle mie prime lettere e dato conto del merito loro.

Del secretario Marc’Antonio Padavino tiene Vostra Serenitá, e nelle publiche cariche fuori e nel continuo essercizio nell’eccellentissimo Collegio, tanta cognizione della sua virtú, che non vi sarebbe bisogno di maggiori attestazioni. Gli antichi e recenti meriti della sua casa parlano cosí vivamente, che la grazia publica non ha bisogno di fioche persuasioni per essergli contribuita. Tuttavia non devo tacere che la prontezza con che egli volò da Firenze per servir a Vostra Serenitá, l’assiduitá, la virtú con