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duca di Parma e con i signori di Correggio. Il marchese Niccolò III ottenne l’anno 1421 Reggio dal duca di Milano; e dopo il duca Borso, come ho detto di sopra, l’anno 1452, l’ebbe in feudo insieme con Modena; e ultimamente l’imperatore Carlo V, arbitro eletto fra Clemente VII e il duca Alfonso, prononziando contro il papa, prononziò questi ducati al sudetto duca.

La Graffignana, parte della provincia di Toscana, è montuosa assai, e sono in essa le miniere di ferro che danno non poca utilitá al signor duca. Confina questo Stato col signor duca di Fiorenza e con i signori lucchesi, ed è Stato molto opportuno per la commoditá che ha di penetrare sino al cuore della Toscana. Capo della Graffignana è Castelnuovo, luoco forte, ed il signor duca continua tuttavia a fortificarlo. Nella medesima provincia v’è la fortezza delle Verugule, fortezza munitissima. E questo è quel tanto che io ho da dire a Vostra Serenitá del paese soggetto a Sua Eccellenza.

Quanto al li sudditi, si deve giudicare se siano bellicosí o imbelli, se quieti o obedienti, e finalmente se amorevoli al suo prencipe, poiché queste qualitá sono di molta importanza. Sultan Selim non per altro distrusse il grande imperio de’ mamaluchi in cosí poco tempo, se non perché i paesani erano molto vili e mal sodisfatti di quel governo. La Francia non è da altro maggiormente travagliata che da guerre civili per l’inquietudine nota di quei popoli, i quali non possono sopportar la pace e quiete: da Luigi XI sino al re Francesco II sono stati per se stessi in pace, perché Carlo VIII, Luigi XII, Francesco I e il re Arrigo li hanno tenuti in continui moti, ora molestando gli altrui Stati, or difendendo i propri; ma ora, che con vicini hanno pace, tal è l’inquietudine di quella nazione che prese l’armi contro la salute e grandezza del proprio re. E per toccare anco gli effetti che nascono dagli animi de’ popoli, Vostra Serenitá ben sa che la mala sodisfazione, che avevano li napolitani del re Alfonso d’Aragona, rese a Carlo VIII re di Francia facilissimo l’acquisto di quel regno; all’incontro l’odio, che l’arroganza francese suscitò contro sé, facilitò la recuperazione al re Ferdinando. Il medesimo buon animo de’ sudditi rimesse nello Stato