Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. II, 1913 – BEIC 1905390.djvu/53

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Como, in tempo mio, ed il Stato che teniva il Medico. Sono venuti tutti abundanti, essendo venuta abundanzia, dapoi che steti mesi 7 con estrema carestia: sono rimossi li soldati, che consumavano il comun ed il proprio, e Sua EccelJenzia è maritata; si che si poi dir che in questo tempo sia venuta la grazia di Dio. Qual prego Sua Maestá tenghi li per molto tempo a beneficio di questa republica, della qual si parla da tutti, e massime da Sua Eccellenzia molto amorevolmente; e dice che la è eterna per il sito, per le fortezze in terraferma e per li boni ordini sui, e lauda molto le ordinanze da terraferma; e massime dice che Fè per conservarsi piú quieta de celerò, vedendosi che l’ha deposto la ambizione di Stato, qual era causa di convertirsi contra tutti li potentati; del qual odio al presente veniziani, con le cose soprascritte, sono liberi, e però piú securi. E, in proposito delle cose turchesche, soleva dir Sua Eccellenzia che quelle sole possono dar fastidio a questo Stato, e però, procedendo come si procede, si asecura molto ancora da quelle: cosa che non dispiace a Cesare, anzi è laudata da Sua Maestá. È vero che cesarei hano opinione che, quando le cose fosseno redute a termini che turchi non potesseno piú offender veniziani, toriano essi veniziani la impresa contra turchi; e di ciò se ne contentano ed accettano il modo di proceder di questo Stato. Venuta la Maestá cesarea in Italia ed a Mantoa, alli 4 novembre 1532, mi partii da Milano, ed alli 8 del mese preditto gionsi a Mantoa, dove stessimo giorni 27. Si partissemo per Bologna alli 5 dicembre: alli 1 x giongessemo in questa cittá e stessimo fino alli 2 di marzo sequente. Alli 6 fui a Milano, si che steti mesi 4 fuora di Milano; ed a Milano con Sua Maestá dimorasseino giorni 15. Ed alli 22 marzo 1533 mi partii per Genoa, dove gionsi alli 26; ed alli 27 fece la intrata la Maestá Sua, e poi alli 8 aprile si imbarcò e si parti con galee 27 e molte navi; ed io, per resentirmi, steti a Genoa fino alli 15 e veni a Milano alli 20, essendo sta’ uno giorno a Vigevene con il duca. Si che in questo viagio steti mesi 5, giorni 15. In Mantoa, dove prima si ragionava della venuta di Cesare di Ungaria, molto si mormorava dell’aver lassato il fratello