Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. II, 1913 – BEIC 1905390.djvu/65

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nondimeno poco dapoi repigliorono tutti quei luoghi, e hanno di nuovo cacciato esso marchese, ch’è uomo circa di 60 anni, robusto e molto gioviale, ma povero, il qual non ha altro intratenimento che la provisione che gli dá Cesare per il viver suo, che importa 200 ducati al mese. Egli ora si trova in Piemonte e va seguendo l’esercito imperiale, con pascersi di speranza di poter un giorno tornar a goder il suo.

Il campo di Soa Maestá cesarea in detta guerra ha alloggiato quasi sempre a discrezione; e fra gli altri che hanno sentito tal peso è stato il Monferrato, il qual per molti mesi ha contribuito per la parte soa 36 fino 40.000 ducati al mese; ed il paese delle Langhe, ove è Ceva, ed altri luoghi verso il marchesato del Finale, ch’è molto povero, ha pagato di contribuzione 105 ducati al giorno. Il ducato di Savogia, dico quel poco che tiene ora il duca, non è giá passato esente, anzi quei infelici populi hanno patito tanto che sono consumati e rovinati: di tal maniera che, se la guerra da quel canto procedesse piú inanzi, non facendo l’imperatore altra provisione di danari di quella c’ha fatto finora, bisognarebbe che piemontesi abbandonassero le case loro e che andassero colle moglie e figliuoli a procacciarsi il viver in altre parti.

Francesi fanno per il vero cosí buoni trattatamenti a loro sudditi, che per ciò gli sono amorevolissimi e molto fedeli; ma all’incontro imperiali si portano tanto male contra i suoi, che gli constringono colle loro insolenzie a desiderar, come fanno, grandemente di mutar patrone. Di qui nascono i prosperi successi de’ francesi e gli avversi de’ cesarei. Da che incominciò la guerra di Parma fino al presente ha mandati Cesare in Italia da 12 o 13.000 tedeschi sotto quattro colonelli, cioè il baron Saisnech, il signor Nicolò Madruccio, il conte Giovanni Battista di Lodrone ed il bastardo di Baviera. Il colonello di Madruccio fu aviato verso Napoli, quello di Lodrone si dice che andrá a Siena: degli altri si servirá il signor don Ferrante per i bisogni del Piemonte, ove, oltre i tedeschi, tiene anco Soa Eccellenzia ora da 1600 spagnoli in esser, ancorché in voce corrino per 2000, e circa 5 o 6000 italiani. Ciascuno