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dei quali tre sono ora in Spagna, il piú grande al servizio di quel serenissimo principe, e doi minori che serveno all’infante, figliuolo di Soa Serenitá; altri doi Soa Eccellenzia ha apresso di sé; ed uno, ch’è prete, sta a Marvtoa col reverendissimo Cardinal suo zio, e questo solo dá opra alle lettere. Gli altri tutti non vuole il padre ch’attendino ad altro che alla disciplina militare, stimando Soa Eccellenzia molto piú che riescano buoni soldati che uomini liberati, conciosiach’essa ancora abbi fatto ’l medesimo. Ma invero questo suo proposito è biasmato generalmente da tutti, perché alla professione dell’armi conviene benissimo la cognizione delle lettere.
Soa Eccellenzia, come governator del Stato di Milano, ha dall’imperator scudi 4000 all’anno, e per il titolo che tiene di capitano generale di Soa Maestá scudi 6000. Oltra ciò, gli sono dati ogni anno dalla Camera cesarea scudi 2000 per pagar i dazi delle robbe che Soa Signoria illustrissima fa condur per giornata a Milano per uso della casa soa. Ha anco 350 scudi al mese per pagar quei che stanno al servizio della soa persona e della casa, che importano da 4200 scudi all’anno. La compagnia, c’ha da Cesare di 100 lanze, gli rende da 1000 scudi: che sumano in tutto scudi 17.200 all’anno. Le 50 celade, i 30 archibusieri a cavallo ed í 50 lanzchenech, che sono deputati alla guardia di Soa Eccellenzia, sono tutti pagati del danaro della Camera, si ch’ella non ha perciò spesa alcuna. Della guardia soa, cioè di cavalli, è capo il Cazino, mantoano; dei lanzchenech Zuan del Rio, spagnolo.
Al servizio Soa Eccellenzia si trovano sei secretari, tutti vecchi e ben accomodati. Il principale e piú vecchio è messer Giovan Maona, pisano; gli altri sono messer Giuliano da Nizza della Paglia, messer Evasio, ch’è di Frassino del Monferrato, il commendator Bardalese, mantoano, messer Zuan Antonio Mauro e messer Zuan Antonio Medici.
Scrissi a Vostra Serenitá tutto quello che mi occorreva circa la fortificazione che si fa della cittá di Milano, di che circuito sará quella terra, che danari siano applicati a quella fabrica, ed altre particolaritá, come Vostre Signorie illustrissime potranno
