Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte II, 1916 – BEIC 1906568.djvu/30

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allora era in rotta col re, accioché el facesse le sue vendete. E, continuando l’Altezza Sua a parlar liberamente del re, mi vien affirmato, da chi lo può sapere, che Sua Maestá cristia nissima, risapendo il tutto, vive alteratissimo con lei. Al che si aggionge che, pretendendo la regina madre dalla casa de’ Medici circa 250.000 scudi, per certi beni che le pervenivano, ed avendogline offerti il granduca Cosmo fino 130.000, ora il presente granduca non intende di darle cosa alcuna. In modo che, aggionta all’alterazione sopradetta del re questa anco della regina madre, non è meraviglia se sono ambedoi malissimo disposti verso Sua Altezza, specialmente per essersi lei data, come le Loro Maestá dicono, totalmente in preda al re catto- lico, senza ponto curar, anzi sprezzando pubicamente l’amicizia della corona di Francia. Col re cattolico molte sono le cause che moveno il gran- duca a stringersi quanto piú può, oltra la riputazione e sicurtá che apporta al suo Stato la bona intelligenzia con un prencipe tanto grande e che ha tanti Stati in Italia. La principal è per veder pur ad ogni suo potere di cavar un giorno di mano di Sua Maestá cattolica Port’ Ercole colle altre due importantissime fortezze che li tiene; per il qual effetto tiene ora specialmente in Spagna, se ben sotto altro pretesto, il signor Luisi Dovara, suo intimo servitor e persona molto destra e accorta, il qual non invigila in altro che in scoprir in che Sua Altezza possi far servizio al re, o con denari o con altro, per andarsene obligando ogni giorno piú, tenendo anco di continuo grossa- mente presentati tutti li principali di quella corte. Ma si dice che, fino che vi si troverá il cardinale Granvela, difficilmente Sua Altezza potrá conseguir questo suo desiderio. Ed io lo credo, perché mi ricordo che, trovandomi in Napoli in servizio di Vostra Serenitá, gli anni della guerra passata, esso Granvela mi disse un giorno in molta confidenzia che, mentre che averá autoritá col re cattolico, non lasserá mai che le predette for- tezze gli eschino delle mani, e soggionse queste formali parole: — Se lo vederete, potrete tener per certo che il re si troverá in mal termine. — Procura similmente il granduca di far ogni