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— Le vostre parole me lo danno; io ho commesso l’indegnità d’insultarvi rimandandovi il mazzo e l’anello, e poco fa anche il biglietto...
— Avete avuto torto nell’ultimo caso, non l’avevate nel primo...
— Perchè?
— Perchè nel primo caso quello che a voi pare colpa, mi provava piuttosto...
— Narcisa!...
— Che voi...
— Che io vi amo come un pazzo!... come un uomo che non è più conscio di quello che fa, perchè voi gli avete tolto la mente e la ragione, Narcisa!...
Così dicendo Pietro divorava coi baci quelle mani che si teneva fra le sue.
— Ora che la vostra confessione è fatta, — diss’ella, non rispondendo direttamente, — veniamo alla mia.
Pietro si accosciò sul tappeto ai piedi della contessa, tenendo sempre le sue mani.
— Vi scrissi di aver conosciuto a Catania un giovanetto generoso sino al sacrifizio, nobile sino all’eroismo... Perdonatemi, non m’interrompete. Allora non sapevo chi