Pagina:Verne - Il giro del mondo in ottanta giorni, Milano, Treves, 1873.djvu/101

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testa, e Gambalesta, senza dubbio, non era meno stupefatto!...

Quel risuscitato giunse così vicino al luogo in cui se ne stava il signor Fogg e sir Francis Cromarty, e colà, con voce breve:

«Gambe!» diss’egli.

Era Gambalesta in persona, che erasi accostato al rogo in mezzo al denso fumo! Era Gambalesta che approfittando dell’oscurità ancora profonda aveva strappato la giovine donna alla morte! Era Gambalesta che, con audace fortuna, passava in mezzo allo spavento generale.

Un istante dopo tutti e quattro sparivano nel bosco e l’elefante li portava via di trotto. Ma delle grida, dei clamori ed anco una palla che forò il cappello di Phileas Fogg diedero loro a conoscere che l’astuzia era stata scoperta.

Difatti, sul rogo infiammato spiccava allora il corpo del vecchio rajà. I preti, riavutisi dal loro spavento, avevano compreso che un ratto era stato commesso.

Subito si erano precipitati nella foresta. Le guardie li avevano seguiti. Una scarica aveva avuto luogo, ma i rapitori fuggivano veloci, e in pochi minuti si trovavano fuori del tiro delle palle e delle freccie.