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CAPITOLO XV.
Nel quale il sacco delle banconote si alleggerisce ancora di alcune
migliaia di sterline.
Il treno si era fermato in stazione. Gambalesta scese pel primo dal
vagone, e fu seguito dal signor Fogg, che aiutò la sua giovine compagna
a por piede sullo scalo. Phileas Fogg intendeva recarsi direttamente al
piroscafo di Hong-Kong, a fine di collocarvi comodamente mistress Auda
cui non voleva abbandonare, finchè ella si trovasse in quel paese tanto
pericoloso per lei.
Al momento in cui il signor Fogg stava per uscire dalla stazione, un policeman gli si avvicinò e disse:
«Il signor Phileas Fogg?
— Sono io.
— Quest’uomo è il vostro servo? aggiunse il policeman, additando Gambalesta.
— Sì.
— Compiacetevi di seguirmi entrambi.»
Il signor Fogg non fece un movimento che potesse dinotare in lui una sorpresa qualunque. Quell’agente era un rappresentante della legge, e, per o