Pagina:Verne - Il giro del mondo in ottanta giorni, Milano, Treves, 1873.djvu/213

Da Wikisource.

Verso le nove, per la valle di Carson, il treno penetrava nello Stato di Nevada, seguendo sempre la direzione del nord-est. A mezzodì, esso lasciava Reno, dove i viaggiatori ebbero venti minuti per far colazione.

Da quel punto in poi la strada ferrata, costeggiando Humboldt-River, si alzò per alcune miglia verso il nord, seguendo il corso di quel fiume. Indi ripiegò verso l’est, e non doveva più abbandonare il corso d’acqua prima di giungere agli Humboldt-Ranges, da cui esso nasce, quasi all’estremità orientale dello Stato di Nevada.

Dopo aver fatto colazione, il signor Fogg, mistress Auda e i loro compagni ripigliarono il loro posto nel vagone. Phileas Fogg, la giovane donna, Fix e Gambalesta, comodamente seduti, guardavano il paesaggio variato che passava innanzi ai loro occhi, — vaste praterie, montagne che si profilavano all’orizzonte, creeks dalle acque rapide e spumose. Talvolta un gran armento di bisonti, che s’ammassava in lontananza, appariva come una diga mobile. Quegl’innumerevoli eserciti di ruminanti oppongono spesso un insormontabile ostacolo al passaggio dei treni. Si son viste migliaia di questi animali sfilare per parecchie ore in fitta schiera, attraverso il rail-road. La locomotiva è allora costretta a fermarsi ed aspettare che la strada ritorni sgombra.

Ciò accadde appunto in questa circostanza. Verso le tre di sera, un armento di dieci o dodicimila teste sbarrò il binario. La locomotiva dopo aver moderato la sua celerità, tentò di avanzare il suo sperone nel fianco dell’immensa colonna, ma dovette fermarsi dinanzi all’impenetra