Pagina:Verne - Il giro del mondo in ottanta giorni, Milano, Treves, 1873.djvu/33

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non poteva porre di malumore il buon figliuolo che già da cinque anni non aveva più calpestato il suolo della patria. Si andrebbe fors’anco a Parigi, e senza ombra di dubbio, egli rivedrebbe con piacere la gran capitale. Ma certamente, un gentleman tanto economo de’ suoi passi, si fermerebbe colà.... Sì, senza dubbio; pure non era meno vero ch’egli partiva, che si traslocava, quel gentleman tanto casalingo sin’allora!

Alle otto, Gambalesta aveva apparecchiato il modesto sacco che conteneva la sua guardaroba e quella del suo padrone, e, con la mente ancora scombuiata, lasciò la sua camera di cui chiuse accuratamente l’uscio, e raggiunse il signor Fogg.

Il signor Fogg era pronto. Portava sottobraccio il Bradshaw’s continental railway steam transit and general guide1, che doveva fornirgli tutte le indicazioni necessarie al suo viaggio. Egli prese il sacco dalle mani di Gambalesta, l’aprì e vi cacciò dentro un grosso pacco di quelle belle banconote che hanno corso in tutt’i paesi.

— Non avete dimenticato nulla? chiese egli.

— Nulla, signore.

— Il mio makintosh e la mia coperta?

— Eccoli.

— Bene, prendete questo sacco.

Il signor Fogg consegnò il suo sacco a Gambalesta.

— E abbiatene cura, soggiunse. Ci son dentro ventimila sterline (500.000 franchi).

Mancò poco che il sacco sgusciasse dalle mani di

  1. Orario e guida generale delle ferrovie continentali e dei battelli a vapore. Ne è redatore, Bradshaw, che è una vera celebrità in questo genere.