Pagina:Verne - L'isola misteriosa, Tomo I, Milano, Guigoni, 1890.pdf/124

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Ora codesto avveniva il 30 marzo del 1865, ed essi non sapevano che sedici giorni dopo un terribile crimine doveva essere commesso a Washington, e che, il venerdì santo, Abramo Lincoln cadrebbe sotto la palla d’un fanatico.


CAPITOLO XII.


Il regolamento degli orologi — Pencroff è soddisfatto — Un fumo sospetto — Il corso del rivo Rosso — La flora dell’isola Lincoln — La fauna — I fagiani di montagna — Inseguimento dei kanguri — L’agutis — Il lago Grant — Ritorno ai Camini.

I coloni dell’isola Lincoln volsero un’ultima occhiata intorno a sè, fecero il giro del cratere nella sua stretta cresta, ed un’ora dopo erano ridiscesi sul primo altipiano, là dove si erano attendati per la notte. Pencroff pensò che era ora di far colazione, ed in proposito di ciò si trattò di regolare i due orologi di Cyrus Smith e del reporter. Si sa che quello di Gedeone Spilett era stato rispettato dall’acqua marina, poichè il reporter era stato gettato sulla sabbia al sicuro dalle onde. Era uno strumento eccellente, un vero cronometro cui Gedeone Spilett non aveva mai dimenticato di dar la corda ogni giorno. Quanto all’orologio dell’ingegnere si era necessariamente fermato nel tempo che Cyrus Smith aveva passato nelle dune. L’ingegnere lo rimontò, ed argomentando dall’altezza del sole che fossero le nove circa del mattino, pose le freccie su quest’ora.

Gedeone Spilett stava per imitarlo, quando l’ingegnere, trattenendolo colla mano, gli disse:

— No, caro Spilett, aspettate. Voi avete conservato l’ora di Richmond, non è vero?

— Sì, Cyrus.

— Dunque il vostro orologio è montato sul meri-