Pagina:Verne - L'isola misteriosa, Tomo I, Milano, Guigoni, 1890.pdf/151

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distanza angolare che separava Alfa dall’orizzonte. Per fissare l’angolo ottenuto in maniera immutabile, egli inchiodò, per mezzo di spine, le due tavolette del suo apparecchio sopra una terza tavoletta trasversale: di tal guisa la loro separazione fu saldamente mantenuta.

Ciò fatto, più non rimaneva che calcolare l’angolo ottenuto, riferendo l’osservazione al livello del mare, in maniera da tener conto della depressione dell’orizzonte, il che rendeva necessario misurare l’altezza dell’altipiano. Il valore di quest’angolo doveva così dare l’altezza di Alfa e quella del polo sopra l’orizzonte, vale a dire la latitudine dell’isola, poichè la latitudine d’un punto del globo è sempre uguale all’altezza del polo sopra l’orizzonte di questo punto.

Codesti calcoli furono differiti al domani, e alle dieci tutti dormivano profondamente.


CAPITOLO XIV.


La misura della muraglia granitica — Un’applicazione del teorema dei triangoli simili — La latitudine dell’isola — Una escursione al nord — Un banco d’ostriche — Disegni per l’avvenire — Il passaggio del sole al meridiano — Le coordinate dell’isola Lincoln.

Il domani, 16 aprile, domenica di Pasqua, i coloni uscivano dai Camini all’alba e procedevano alla lavatura della biancheria, ed alla pulitura delle vestimenta. L’ingegnere si proponeva di fabbricare del sapone non appena si fosse procurato le materie prime necessarie alla saponificazione, soda o potassa, grasso od olio. La quistione importantissima del rinnovamento del vestiario doveva pure essere trattata a tempo e luogo. In ogni caso gli abiti potrebbero durare ancora sei buoni mesi, perchè erano solidi e potevano resistere alle fatiche di lavori manuali. Ma