Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
dell’acido azotico per il fulminato, ed infine del piombo e Cyrus vi farà dei fucili di prima per le palle qualità.
— Oh, disse l’ingegnere, queste sostanze potremo senza dubbio trovarle nell’isola, ma l’arma da fuoco è un istrumento delicato e richiede utensili di gran precisione; dopo tutto, vedremo più tardi.
— Oh perchè, esclamò Pencroff, oh perchè abbiamo gettato quelle armi che la navicella portava con noi, ed i nostri utensili e perfino i nostri coltelli da tasca!
— Ma se non li avessimo gettati, Pencroff, il pallone avrebbe gettati noi stessi in fondo al mare, disse Harbert.
— Gli è pur vero quello che dite, fanciullo mio, rispose il marinajo.
E passando ad un’altra idea, soggiunse:
— Chissà quale fu lo stupore di Janathan Forster e dei suoi compagni, quando al domattina avranno trovato la piazza netta ed il pallone fuggito.
— M’importa proprio poco di sapere quello che hanno potuto pensare.
— E sono io che ho avuto quell’idea! disse Pencroff con soddisfazione.
— Una bella idea, Pencroff, rispose Gedeone Spilett ridendo, e che ci ha ridotti al punto in cui siamo.
— Preferisco essere qui che in mano dei Suddisti! esclamò il marinajo; sopratutto dacchè il signor Cyrus ha avuto la bontà di venirci a raggiungere.
— Ed anch’io, in verità! replicò il reporter; d’altra parte, che ci manca? Nulla!
— Tranne... tutto, rispose Pencroff scoppiando dalle risa e sollevando ed abbassando le larghe spalle, ma un giorno o l’altro troveremo il mezzo di andarcene.
— E forse più presto che non imaginiate, amici, disse allora l’ingegnere, se l’isola Lincoln non è che ad una media distanza da un arcipelago abitato o da