Pagina:Verne - L'isola misteriosa, Tomo I, Milano, Guigoni, 1890.pdf/162

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CAPITOLO XV.


L’inverno è assolutamente deciso — La questione metallurgica — Esplorazione dell’isolotto della Salute — La caccia alle foche — Cattura d’un echidneo — Il Kula — Ciò che si chiama il metodo catalano — Fabbricazione del ferro — Come si ottiene l’acciajo.

Il domani, 17 aprile, la prima parola del marinajo fu per Gedeone Spilett.

— Ebbene, signore, gli domandò egli, che mestiere faremo oggi?

— Quello che piacerà a Cyrus, rispose il reporter.

Ora, di vasai e di fabbricanti di mattoni che erano stati finora, i compagni dell’ingegnere dovevano di venire metallurgisti.

Alla vigilia, dopo colazione, si era spinta l’esplorazione fino alla punta del capo Mandibola, distante circa sette miglia dai Camini. Colà finiva la lunga serie delle dune, ed il suolo prendeva un aspetto vulcanico. Non erano più alte muraglie, come nell’altipiano di Lunga Vista, ma una bizzarra e capricciosa orlatura che incorniciava lo stretto golfo compreso fra i due capi, formata di materie minerali eruttate dal vulcano. Giunti a quella punta, i coloni eran tornati indietro, ed al cader della notte rientravano nei Camini; ma non s’addormentarono innanzi che la questione di sapere se bisognasse pensare a lasciare o no l’isola Lincoln fosse definitivamente risoluta.

Era una gran distanza quella delle milledugento miglia che separavano l’isola dall’arcipelago delle Pomotu. Un canotto non avrebbe bastato a superarla, specialmente all’accostarsi della brutta stagione.