Pagina:Verne - L'isola misteriosa, Tomo I, Milano, Guigoni, 1890.pdf/189

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frattari, nei quali furono posti i cristalli, ed il forno il cui calore doveva distillare l’acido solforico. L’operazione fu fatta benissimo, ed il 20 maggio, dodici giorni dopo, l’ingegnere era possessore dell’agente di cui doveva trar partito più tardi in tante guise differenti. Ora, perchè voleva egli dunque avere codesto agente? Semplicemente per produrre l’acido azotico, e ciò fu facile, perchè il salnitro attaccato dall’acido solforico gli diede precisamente quest’acido per distillazione.

Ma, in fin dei conti, in che voleva egli adoperare l’acido azotico? È ciò che i suoi compagni ignoravano ancora, non avendo egli svelato l’intento del suo lavoro.

Frattanto l’ingegnere era presso alla meta, ed un’ultima operazione gli procurò la sostanza che aveva richieste tante manipolazioni.

Dopo aver preso dell’acido azotico, egli lo mise in presenza della glicerina, che era stata prima concentrata per evaporazione al bagno-maria, ed ottenne, anche senza adoperare miscuglio refrigerante, molti litri d’un liquido oleoso e giallastro.

Quest’ultima operazione Cyrus Smith l’aveva fatta solo in disparte, lontano dai Camini, poichè presentava pericoli d’esplosione, e quando portò una boccetta di quel liquido a’ suoi amici, egli s’accontentò di dire:

— Ecco della nitro-glicerina!

Era infatti codesto terribile prodotto, la cui potenza esplosiva è forse decupla di quella della polvere ordinaria e che ha già cagionato tanti accidenti. Peraltro, dacchè si è trovato il modo di trasformarlo in dinamite, vale a dire di mescolarlo con sostanza solida, argilla o zuccaro, porosa tanto da contenerlo, del pericoloso liquido si potè far uso con maggior sicurezza; ma la dinamite non era ancora conosciuta al tempo in cui i coloni operavano nell’isola Lincoln.