Pagina:Verne - L'isola misteriosa, Tomo I, Milano, Guigoni, 1890.pdf/334

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spighe annunziate dall’ingegnere e siccome ogni spiga portava ottanta grani, la colonia si trovò in grado di poter disporre di ottocento grani in sei mesi; il che prometteva un doppio raccolto ogni anno. Quegli ottocento grani, meno una cinquantina, che furono posti in serbo per prudenza, dovevano essere seminati in un nuovo campo e con cura non minore del grano unico.

Il campo fu preparato, circondato poi d’una salda palizzata alta ed aguzza, che a stento i quadrupedi avrebbero superato. Quanto agli uccelli, banderuole stridenti e fantocci spaventevoli, dovuti all’immaginazione fantastica di Pencroff, bastarono a tenerli lontani.

I settecento-cinquanta grani furono allora deposti entro piccioli solchi regolari.

Il 21 novembre, Cyrus Smith cominciò a tracciare il fossato che doveva chiudere l’altipiano all’ovest, dall’angolo sud del lago Grant fino al gomito della Grazia. Vi erano colà tre piedi circa di terra vegetale ed al di sotto il granito. Bisognò adunque fabbricare nuovamente della nitroglicerina, la quale fece l’effetto consueto. In meno di quindici giorni un fossato largo dodici piedi, profondo sei, fu scavato nel duro suolo dell’altipiano. Collo stesso mezzo fu fatto un nuovo canale nella sponda rocciosa del lago, e le acque precipitarono nel nuovo letto, formando un rigagnolo, al quale fu dato il nome di rivo Glicerina e che divenne un affluente della Grazia.

Come aveva annunciato l’ingegnere, il livello del lago scemò, ma in modo quasi insensibile. Infine, per compiere la chiusura, il letto del rigagnolo del greto fu molto allargato e si tennero salde le sabbie con una doppia palizzata. Nella prima quindicina di dicembre codesti lavori furono del tutto compiuti, e l’altipiano di Lunga Vista, vale a dire una specie di pentagono regolare, avente un perimetro di circa