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Pagina:Versi di Giacomo Zanella.djvu/163

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il sonno. 149

     Del superbo pensiero
Le vele ripiegate,
Sotto le ciglia il vate
44Trattien l’ombre del vero.
Che è? Lieve col braccio
Sospingo un uscio eburno,
E tranquillo m’affaccio
48A un mondo taciturno.

     Rosea luce discende
Da tutto l’orizzonte
Più marina, nè monte
52Il passo non contende.
Coronati di palma
Sugli opulenti piani,
Presso al ricolto, in calma
56Meriggiano gli umani.

     Sacro agli oscuri eroi,
Che col sangue e l’ingegno
Il fratellevol regno
60Maturarono a noi,
Sorge un tempio: co’ doni
Salgon da’ quattro venti,
E sugli alti scaglioni
64S’inginocchian le genti.