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Pagina:Versi di Giacomo Zanella.djvu/280

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266 promessa.


     Di subita caligine
Si velin gli occhi miei.
Mesta vederti e vivere
20No, cara, io non potrei.

     Ma t’amo: inestinguibile
Per te m’accende amore;
Io t’amerò, mia Fillide,
24Insino all’ultime ore.»

     Diceva; e quell’ingenua
Strettasi al sen tremante,
Cader lasciava un fervido
28Bacio sul bel sembiante.

     Sorrise Fille; e in porpora
Tinta il modesto aspetto
Rispose in questi teneri
32Accenti al suo diletto:

     «Il ciel così propizio
Al nostro amor sorrida.
Come fo giuro d’esserti
36Ognor costante e fida.

     Compagno de’ miei gaudii,
Compagno degli affanni.
Mi vestirai d’un roseo
40Lume il sentier degli anni.