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Dalla Cadenabbia a Colico. 207

Lungo la riva viensi verso N. alla Maiolica, terricciuola così detta perchè eravi una fabbrica di maiolica; indi giugnesi a Menaggio (Minacium) di cui già parlammo. Evvi in alto la fonte, e abbasso il torrente Sanagra, il di cui nome vuolsi derivato da sanat aegros; ma quell’acqua non contien nulla di minerale, e solo è leggera assai e freddissima. Presso questo torrente s’è trovata della buona argilla bianca, e non solo se n’è formata della buona maiolica e mediocre terraglia, ma si pensa ora ad erigervi una fabbrica di porcellana.

Presso a Nobiallo trovasi un’abbondante cava di gesso in massa, in cui però a luogo a luogo v’è qualche vena di gesso specolare, che serve ai bei lavori di scagliola, come quello d’Oltrepò. Scopoli non sa intendere come siasi ivi formato quel gesso (ch’esser deve un risultato di terra calcare saturata d’acido solforico), non avendo veduto in que’ contorni nè solfo nè pirite; ma la pirite di Valsolda probabilmente a Nobiallo si stende, e passa oltre il lago. Altronde v’ha chi opina formarsi anche per una combinazione locale l’acido solforico. V’ha in quel gesso dell’alabastro venato.

Presso la piccola terra di Gaeta (Caieta) il monte presenta molti massi rossigni, e vien detto perciò Sasso rancio. Que’ massi, che