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dell’innarrivabile facultá poetica eroica d’omero 17


[CAPITOLO QUINTO]

pruove filosofiche per la discoverta del vero omero

810Le quali cose stando cosí, vi si combinino queste pruove filosofiche:

I

811Quella che si è sopra tralle Degnitá noverata: che gli uomini sono naturalmente portati a conservare le memorie degli ordini e delle leggi che gli tengono dentro le loro societá.

II

812Quella veritá ch’intese Lodovico Castelvetro: che prima dovette nascere l’istoria, dopo la poesia; perché la storia è una semplice enonziazione del vero, ma la poesia è una imitazione di piú. E l’uomo, per altro acutissimo, non ne seppe far uso per rinvenire i veri principi della poesia, col combinarvi questa pruova filosofica, che qui si pone per

III

813Ch’essendo stati i poeti certamente innanzi agli storici volgari, la prima storia debba essere la poetica.

IV

814Che le favole nel loro nascere furono narrazioni vere e severe (onde μῦτος, la favola, fu diffinita «vera narratio», come abbiamo sopra piú volte detto); le quali nacquero dapprima per lo piú sconce, e perciò poi si resero impropie, quindi alterate, seguentemente inverisimili, appresso oscure, di lá

G. B. Vico - Opere, IV-ii. 2