Pagina:Vico, Giambattista – La scienza nuova seconda, Vol. II, 1928 – BEIC 1964822.djvu/320

Da Wikisource.
314 appendice


1489Di un tal trattato non sembra potersi immaginar cosa piú degna della vostra generosa protezione, poiché di un sommo senato, il quale, con assai piú di veritá che quelli de’ tempi eroici, può e dee dirsi di sapienti, di sacerdoti e di re, Vostra Eminenza, per chiarezza d’antico sangue, per ampiezza di patrimonio, per isplendore di cariche, per dottrina di conoscenze, per sapienza di consigli, per fortezza di operazioni, da tutto il mondo migliore delle nazioni umane piú colte, assai piú che del senato romano un tempo, nella maggior grandezza di Roma, Scipione Nasica, siete stimata l’anima che lo avviva con l’autoritá, e ’l cuore che lo avvalora col zelo. A cotesto ordine amplissimo dell’universal repubblica cristiana vi menò la provvidenza per mano della vostra fortuna e virtú, facendovi quella nascere in una cittá d’Italia rinomatissima, donde trasse l’antica nobilissima origine l’Eminenza Vostra da antichissimo ceppo, ornato sempremai di sacre porpore, onusto di amplissime dignitá e di sommi magistrati in casa, e fuori d’alti comandi d’armi e di ambascerie presso le piú luminose potenze d’Europa; di cui facilmente mi dispenso di tesserne i lunghissimi cataloghi, perché l’istorie e gli annali hanno renduto pienamente palesi al mondo le glorie del vostro chiarissimo lignaggio, come ancora perché i brievi ed augusti recinti d’una lettera non mi permettono di poterle comodamente noverare.

1490Tanti e sí fatti onori, innaffiati da opulentissime famigliari fortune, derivarono col nobil sangue nelle vostre vene quella generositá, la qual virtú quanto ella è propria de’ grandi principi, altrettanto tutti l’ammirano chiaramente risplendere nell’animo vostro; e l’innata grandezza del vostro casato, ingentilita dagli studi della sapienza, e ’l vigore del vostro nobil sangue, lusingato dall’opulenza, furono i modelli, sopra i quali per disegno della vostra propria virtú formossi nell’Eminenza Vostra cotesta signorevole gravitá, la quale, accompagnata dalla soavitá del costume, da una natural piacevolezza, da quel magnanimo e generoso che v’ispira l’istessa vostra nobiltá e grandezza, ha saputo conciliarsi la riverenza delle nazioni, il concetto de’ sovrani e ’l credito de’ pontefici massimi. Per cotesti cosí rari e sublimi pregi, i quali nel piú alto grado risplendono nell’Eminenza Vostra, e tutti a gara concorrono a formare in voi il carattere d’uno ottimo e grandissimo principe, tutto il mondo v’ammira, con tanta gloria vostra, assiso nel piú sublime periodo dell’umana grandezza in rappresentare le reali veci e sostenere in cotesta corte ragguardevolis-