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66 libro primo — sezione prima

truovata non più che da due secoli innanzi degli Europei1, e Confucio aver fiorito non più che cinquecento anni innanzi di Gesù Cristo (a)2 3; e la filosofia confuciana, conforme a’ libri sacerdotali egiziaci, nelle poche cose naturali ella è rozza e goffa, e quasi tutta si rivolge ad una volgar Morale, o sia Moral comandata a que’ popoli con le leggi (b)4.

Da sì fatto ragionamento d’intorno alla vana oppenione ch’avevano della lor antichità queste gentili nazioni, e sopra tutte gli Egizi, doveva cominciare tutto lo scibile gentilesco; tra per sapere con iscienza quest’importante principio: — dove e quando egli ebbe i suoi primi incominciamenti nel mondo, — e per assistere con ragioni anco umane a tutto il credibile cristiano (il quale tutto incomincia da ciò: che 'l primo popolo del mondo fu egli l’ebreo5, di cui fu principe Adamo, il quale fu criato dal vero

  1. De Christiana expeditione apud Sinas suscepta a Societate lesu, Ex P. Matthæi Ricii eiusdem societatis commentariis, Libri V, In quibus Sinensis Regni mores, leges atque instituta et nova illius Ecclesia difficiìlima primordia accurate et summa fide describuntur, Auctore P. Nicolao Trigautio [TrigaultJ ex eadem Societate (Augusta; Vind., ap. Christoph. Maugiumi, MDCXV), I, c. 4, p. 19.— Del libro c’è una trad ital., «in molti luoghi... accresciuta e revista»», di Antonio Sozzini di Sarzana (Napoli, Per Lazzaro Scorriggio, s. a., ma 1622).— Si noti che il V. toglie un secolo giusto dal computo del Tir., il quale dice che la stampa ^ «a quinque retro sæculis certum est ab iis [dai Cinesi] usu receptam»». Cinque secoli prima del 1615 ci conducono ai principii del sec. XII. Ma il V., senza tener conto della data dei libro, li calcolava, per distrazione, dall’anno in cui egli scriveva.
  2. (a) Certamente, coloro che ne asseriscono la maggior antichità noi pongono più innanzi di quattromila anni; e la filosofia confuciana, ecc.
  3. Ivi, p. 29.
  4. (b) Per lo che, Confucio tale dee essere stato a’ Chinesi quale (come or ora vedremo) fu Zoroaste agli Asiani, Anacarsi agli Sciti, Trimegisto agli Egizi, Orfeo finalmente a’ Greci; i quali erano stati fondatori delle mentovate nazioni e poi furon creduti filosofi. [Qui termina, in SN2, questa prima Annotazione. Per altro, dei tre capoversi che seguono nel testo, e che si trovano collocati a q. l. già in CMA4, il primo solamente è una giunta propriamente detta; giacché gli altri due, in SN2 e CMA3, si trovano nell'Annotazione quinta. Se ne indicheranno qui le varianti.]
  5. Che questa proposizione del V. sia contraria alla Bibbia, dimostra il Finetti, Apologia del gener umano accusato d’essere stato una volta una bestia, Parte prima, In cui si dimostra la falsità dello stato ferino dei/li antichi uomini colla Sacra