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36 C. REINA

due Opere pel S. Carlo. Già da alquanti mesi trovavasi in un luogo tranquillo presso Parigi, il frastuono non era per lui: a Puteaux lo aspettava la Morte!


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Il malore intestinale, che lo aveva assalito un anno prima a Milano, ora, inasprito dagli studî e dalle emozioni, ritorna con più violenza. Pochi mesi innanzi, la morte della povera Maddalena gli aveva «spezzato il cuore». A Florimo, che gliene dava l'annunzio, scriveva: «Leggendo la tua lettera ho pianto amaramente! Quante passate cose mi sono ritornate al pensiero! quanti ricordi! quante promesse! Come tutto è passeggiero in questo mondo di fantasmagorie! Che Dio riceva la sua bell'anima nella eterna sua gloria! La terra non era degna di possederla. Il mio cuore esulcerato è ancora suscettibile se non di amare più, di soffrire certo... Son diventato triste! spaventevolmente triste!... Da diversi giorni una lugubre idea mi siegue dovunque, e temo di manifestartela.... Ma eccola.... non spaventarti!...