Pagina:Vita di Dante.djvu/735

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Ma la storia poi ci dà il risultato. Non pochi de’ compagni d’esilio e condanna di Dante, Tosinghi, Mannelli e Rinucci, accettarono e furono offerti il dì del Santo di quell’anno 1317.1E fecero bene questi; non erano grandi; non avevano la dignità d’un Dante da serbare; non diritti, doveri o forza eguali. Ma rimase fuori, per questo impegno o pettegolezzo da cittaduzza, per questa ignobile prepotenza municipale, il maggior cittadino ed onor di Firenze; e fuori egli morì, fuori rimasero e rimangon l’ossa, fuori la discendenza, il sangue di lui anche oggidì. Vero è, che a ciò sorrideranno forse taluni, e chiederanno: che danno sia? E il chiesero probabilmente que’ tirannucci plebei a quel dì di San Giovanni, mentre vedevano passarsi innanzi, la candela in mano, i raumiliati concittadini, e mancar tra ’l gregge colui che chiamavasi là, e allora, il dispettoso, il presuntuoso, l’arrogante Alighieri.

  1. Veltro, p.160, Foscolo.