Pagina:Vita di Dante.djvu/90

Da Wikisource.

Quadrio, Àndres, Muratori, Tiraboschi, Corniani, Ginguené e Sismondi. Fra’ quali tutti poi, il Muratori, siccome al solito, inferiore per amenità d’esposizione, così forse prevale per giustezza e profondità. È noto ad ognuno, esser nata la lingua nostra, come tutte le altre moderne europee, dalla mescolanza dell’antica latina usata nel mondo romano, colla tedesca portataci da’ conquistatori Germani ; abbondare l’elemento germanico tanto più in ogni lingua, quanto più furono probabilmente numerose le schiatte nuove stanziate in ogni paese, e così più che nell’altre nella lingua inglese, che è ancor lingua del ja o jes; poi nella francese settentrionale o lingua d’ oil; poi nella meridionale o lingua d'oc; e finalmente nella spagnuola o nell’italiana, che ambe sono lingue del si. Anzi, tra’dialetti stessi italiani si osserva maggior mescolanza di parole e desinenze tedesche, quanto più essi sono settentrionali; e il meno mescolato e più latino, è il sardo, come l’osservò già Dante stesso nel libro del Vulgare Eloquio1. Del resto, siffatta distinzione delle lingue per il segno dell’ affermazione, oltre che è seguita da Dante2,

  1. Vulg. Eloq., lib. I, cap. 11.
  2. Vulg. Eloq., lib. I, cap. 8.