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Pagina:Vita di Dante.djvu/92

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Federico Barbarossa|Federico Barbarossa]] imperadore, che ci mostrano così quella lingua cantata in tutto il settentrione romanzo ed anche tedesco. E fin nei tempi di Dante siam per vedere tal lingua usata da un Italiano maestro di lui. Ma la vicinanza della lingua d’occa con gli Arabi di Spagna, fiorenti allora in ogni sorta di lettere e più in poesia, diede intanto maggior dolcezza e più allettamenti ai canti de’ trovatori, accolti in sul principio del secolo XIII nelle splendide corti dei Conti di Tolosa e di Provenza. Così in questa lingua d’occa o provenzale furono più numerosi i poeti e trovatori; fra’quali tutti, il Dante vanta come principale Arnaldo Daniello, di lui dicendo:

Versi d’amore e prose di romanzi
Soverchiò tutti.

PURG. XXVI. 118-119.

In lingua provenzale poetarono non pochi Italiani: Bordello mantovano, che ritroveremo fra’principali personaggi della Commedia; Dante stesso,