Pagina:Vita nuova.djvu/246

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ODUZIONE natiche «li quel gruppo (tav. 60), e dove V è man caute, per la perdita di alcune carte, in nessuna dello lezioni proprie di S (cfr. p. ccxiil n. 1). D’altra parte le varianti caratteristiche che abbiamo notate per x (tav. 43) non cadono in luoghi contenuti nel frammento che stiamo studiando. Vero è che 0 legge in XXIII 13 entro quello come x, e non entro in quello come b; ma è così facile l’omissione di una tale particella per atto spontaneo e indipendente di vari copisti (l’omettono anche b T), che non possiamo trarne nessuna sicura conclusione. E io stesso dicasi per non ti cèto (XXIII 26) che 0 ha comune con x (ma anche con b), in luogo di noltì celo dato da 8 (non però da V) c «la k; e anche per lo quale a noi e ottobre (XXIX 1) che lo stesso 0 ha in comune con M p (ma non con w A) e, si noti, con b, invece di lo quale e a noi ottobre come portano 8 w A k. Certo più verisi- mile è che 0 s’accosti ad x che a s (1), ma prudenza vuole che teniamo la cosa come incerta: ci basti aver potuto determinare che appartiene alla famiglia ? (2). Un caso più complicato presenta il codice Casanatense d, V, 5. Esso ha lezioni di b (VII 8 dolore, XXII 10 che che sia, 16 caduta morta. XXXII 5 sfogherei, XXXV 6 Si come giunse), ma non manca, come b, del versò *9t com’io credo, è ver di mo adirata (XII 11); offre varianti speciali di b* (XTX 8 a malnati, XXII 9 petra, XXIII 18 Et Valtre), ma si discosta da lui in III 11 (nf è lucente), XIX 1J (non omette il verso eWò quanto di ben ecc.), XXIII 20 (consoliam), XXIV 9 (Quella è primanera), XXXI 8 (Oonucmmcne parlar), XXXIX 10 (gli dolorosi), e per altri passi dà la lezione di b1 (XXI 4 TanVè (1) Con h parrebbe legato per In lozione nel principio de lo libro ohanome libro (Urimedio danwre. ma poiché essa ò da crederai la lesiono genuina, o ad ogni modo doveva essere anche nell'originale di M, porchò senza il ripiglerai a breve distanza della parola libro non si spiegherebbe il «alto di M stesso (nolo princìpio deio libro dirimedio damoré), così quella lezione non prova più a favore di s che «li x. In XXXI 15 O ts? accorda con z in mi stringe il core, invece «li mi strugge il core, ma ò variante facile a introdursi; e in XXVI 2 (cfr. tavola 45) O sta con y s oc. (2) Varianti peculiari di O: (Tav. 66) XXIII 13 om. benedetta aie tu © giA dotte» uvea o Ueatrice, 19 1 un taci tu (la nista), 24 per lalru volumi** (notando per larv), 27 ilei doloro (noi dolor), dealderoto desiderio nejjno (do* KidoroHo uo£ito); XXV 8 om. c dotto oho molti accidenti parlano (così anche .i, gallando da un parlano ad un altro), 0 sono lo parole (nono piirolo); XXV] 2 belli (bolliturimi), elienl cboinirnbllraonte (olio h1 mirabilmente), 3 om* ora, 3 om. olla, 14 om. quelle che ranno la t«*rza qnivi: XXVIII 2 la quale comi ulpoatutto (la qual cosa c al poatutto), la la (lo fa). Il qui indi (quindi); XXXI 10 fdmnluta (al inuilita), dulia (f) muryodo (da lei mercede)! XXX11 5 Hate puoi elio io (flato più cbio); XXXIII 2 7 nido (uedo) ; XXXIV 1 comploa (ai comploa).