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64 VITA NUOVA XX111 «SI - XXIV 5 maro, lo ringrazio chiusamente; e comincia quivi questa parte: Voi mi Chiamante. * 1 Appresso questa vana imaginazione, avenne uno die che, 1 XX] v sedendo io ixmsoso in alcuna parte, ed io mi sentio comin- 5 ciare un tremuoto nel cuore, cosi come se io fosse stato presente a questa donna. Allora dico che mi giunse una imagi- 2 nazione d’Amore; che mi parve vederlo venire da quella parte ove la mia donna stava, e pareami cbe lietamente mi dicesse nel cor mio: «Pensa di benedicere lo dì che io ti presi, però io che tu lo dei fare». E certo me parca avere lo cuore sì lieto, che me non parea che fosse lo mio cuore, per la sna nuova condizione. E poco dopo queste parole, che lo cuore mi disse 3 con la lingua d’Amore, io vidi venire verso me una gentile donna, la quale era di famosa bieltade, e fue già molto donna 15 di questo primo mio amico. E lo nomo di questa donna era Giovanna, salvo che por la sua bieltade, secondo che altri crede, imposto l’era nome Primavera; e così era chiamata. E appresso lei, guardando, vidi venire la mirabile Beatrice. Queste donne 4 andaro presso di me così l’una appresso l’altra, e parve che 20 Amore mi parlasse nel cuore, e dicesse: «Quella prima è nominata Primavera solo per questa venuta d’oggi; chò io mossi lo imponitore del nome a chiamarla così Primavera, cioè prima vorrà lo die che Beatrice si mosterrà dopo la imaginazione del suo fedele. E so anche voli considerare lo primo nome suo, 25 tanto è quanto dire «prima verrà », però che lo suo nome Giovanna ò da quello Giovanni lo quale precedette la verace luce, dicendo: Ego vox clamantin in deserto: parate viam Domini. » Ed anche mi parve che mi dicesse, dopo, queste pa- 5 5. k lerremuoto ; M tremoto, A tremulo ; b a w p triemito. 5. k coti come io fotti.

10. a (o ancho Co Mgl) lo cuore auere. 15. b M w primo amico mio; V mio primo amico; p mio amico primo. 24. a lo tuo nome primo. 25. b *1 dire primautra.

28.1) ha : dicesse dopo (piente parole altre cose. A prima vista parrebbe lezione da accettare, essendo più facile l’omissione anche da parte di più copisti, che non raggiunta per opera di un copista solo, di panile non necessarie al senso o alla facile comprensione di esso.

Ma qui non sappiamo giustificare la frase altre cose, mentre poi ne segue soltanto una. Chi fece tale aggiunta prese certo queste parole conio dipendenti da dopo, e non s’ aspettando che seguisse riferito