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manoscritti xlvii
190. M. Cino. Mille volte richiamo el di mercede.
192. M. Cino per lo Imperator Henricho quando mori. Lalta virtu che se retrasse al cielo.
196. Canzone de m. Cino. Non ch’in presentia dela uista humana.
198. M. Cino. Naturalmente ogni animal ha uita.
199. M. Cino. Di nuovo gli occhi mie per accidente.
200. M. Cino. Madonna la pietate.
201. Sonetti del medesimo. (I primi venti corrispondono ai nn. 13-31 e 33 del codice Braidense, salvo che ‘Amor è uno spirito che ancide’ è posposto, e messo fra il 16 e il 17):
Poscia ch’io vidi gli occhi di costei
Lo inteletto de Amor ch’io solo porto
202. Ohime ch’io ueggio per entro un pensero
203. Amor e uno spirito ch’ancide
204. Senza tormento di sospir non uissi
Questa donna ch’andar mi fa pensoso
205. Voi che per nova uista di fierezze
206. Lo fin piacer di quel adorno uiso
L’anima mia che si ua peregrina
207. Se merce non m’aita il cor si more
208. In disnor e uergogna solamente
209. Ohyme lasso hor sonui tanto a noia
Gli uostri occhi gentili e pien d’amore
210. La bella donna ch’n uertu d’amore
211. Vedut’han gli occhi miei si bella cosa
Bene e forte cosa ’l dolce sguardo
212. Vna donna mi passa per la mente
213. Avenga che crudel lanza intrauersi
Ogni alegro penser ch’alberga meco
214. Madonna la beltà uostra infollio
215. Tutto ciò ch’altrui grada mi disgrada
Una ricch’ roccha et monte manto
216. Quando ben penso al picolino spatio
217. Lo sottil ladro che negliocchi porti
Essendo a Prato, ribello di Pisa. Lasso pensando ala distructa valle.
218. Essendo alla Sambucha sopra il monimento de la Vaga sua. Io fui in su lalto en sul beato monte.
219. Finiscono i Sonetti di m. Cino da Pistoia.
Canzoni de Guido de m. Cavalcante. Donna mi priegha perch’io voglio dire.
223. Canzone del ditto. La forte e nova mia disauentura.
225. Canzone. Veggio ne’ gli occhi de la donna mia.
226. Canzone. Poiche di doglia ’l cor convien che i porti.
227. Canzone. Quando di morte mi conven trhar vita.
228. Canzone. Io priego voi che di dolor parlate.
230. Canzone. Gli occhi di quella gentil forosetta.
231. Canzone. Io non pensava che lo cor giamai.