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casa di tuo padre! Siedi e narraci dei tuoi viaggi, di ciò che tu hai fatto e del meraviglioso Nazareno. Siedi fra noi due, onde non ci sfugga una parola.» —

Ester con premurosa sollecitudine gli avvicinò una sedia.

— «Grazie,» — le disse Ben Hur, con riconoscenza.

Sedutosi e scambiate alcune parole di poco momento, prese a dire:

— «Ho a parlarvi del Nazareno.» —

I due vecchi lo guardarono subito con vivo interessamento.

— «Per molti giorni io l’ho seguito, tenendolo d’occhio con febbrile ansietà. Lo vidi in tutte le possibili circostanze in cui e dato di vegliare e di gindicare un uomo ed ora vi dico che mentre ho la certezza ch’egli sia un uomo come lo sono io stesso, non sono meno certo ch’egli ha qualcosa di più.» —

— «Di più, in che modo? — chiese Simonide.

— «Ecco, ve lo dirò....» —

Una persona entrò in quel momento e l’interruppe. Ben Hur si volse, mandò un grido di gioia, e, alzatosi, le corse frettolosamente incontro. — «Amrah!» — «esclamò — «mia buona e vecchia Amrah!» —

Essa venne lentamente a lui, e gli astanti che videro la gioia dipinta sul volto dell’affettuosa vecchia non si accorsero neppure che quel volto era ingiallito come un’antica pergamena e solcato di rughe.

Essa si prostrò ai piedi del padrone, ne abbracciò le ginocchia e gli baciò ripetutamente le mani, ma quando questi, abbracciatala, le chiese — «Buona Amrah, e tu non sai nulla di loro, — non una parola, non un cenno?» — la poveretta scoppiò in singhiozzi più eloquenti d’ogni parola.

Per qualche tempo nessuno parlò; finalmente Ben Hur, a stento trattenendo le lagrime, di cui come uomo si vergognava in presenza di terzi, disse solennemente:

— «Che la volontà di Dio sìa fatta!» — indi, riuscendo a vincere la propria emozione, proseguì. — «Vieni, Amrah, siedi vicino a me. No? non vuoi? ebbene sta pure ai miei piedi mentre io narro a questi miei buoni amici la storia di un uomo meraviglioso che è venuto al mondo.» —

Essa si scostò ed accovaciatasi per terra, colle spalle appoggiate alla parete e le mani incrociate sulle ginocchia, diede a vedere agli altri che l’unico suo desiderio era quello di contemplare il padrone.