Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/110

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cortile, e sospese l’esecuzione, sinchè avesse in persona presa notizia della cagion delle strida di Bianca; e quindi saputala, considerò lo svenimento della figlia, come femminil debolezza, ed avendo ordinato che fosse portata nelle di lei camere, scese frettolosamente nel cortile, ove, chiamata una guardia, ordinò a Teodoro di mettersi ginocchione, e prepararsi a ricevere il fatal colpo di morte.


La tranquillità colla quale udì il giovine la barbara sentenza, mosse a pietà ogni cuore, eccettuato quel di Manfredi. Avrebbe pur desiderato pria di morire qualche schiarimento intorno a ciò che della principessa erasi pocanzi detto; ma si ritenne per timore d’irritar sempre più il tiranno contro di lei. La sola grazia ch’egli impetrò fu quella d’avere un confessore per riconciliarsi coll’eterno giudice, innanzi al cui tribunale doveva comparire a momenti. Manfredi, accordogli tanto più volentieri la sua richie-

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