Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/111

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sta, in quanto che, immaginandosi d’avere il P. Girolamo dal suo partito, sperava che questo gli dovesse poi rivelare le cose udite in confessione dal prigioniero; onde lo fece incontanente chiamare. Giunto il sant’uomo, il quale non aveva preveduta la catastrofe che produr si poteva dal suo imprudente ripiego di farlo insospettire del contadino, gettossi genuflesso davanti al prencipe, e lo scongiurò per quanto havvi di più sacro in cielo ed in terra a non ispargere il sangue di un innocente: ed accusando se stesso d’aver, quantunque a buon fine, mentito, procurò di scolpare il giovine, nè lasciò alcuna cosa intentata per sopire il furore di Manfredi; ma questi incollerito ancor da vantaggio per l’intercessione del religioso il quale, ora ritrattandosi, facevagli credere di essere da ambedue ingannato, comandogli di fare il proprio dovere, protestando non voler concedere al reo, se non pochi minuti per far la sua confessione. “Nè più tempo vi chiedo, signore,” inter-