Pagina:Zamboni - Pandemonio - Il bacio nella luna, Firenze, Landi, 1911.pdf/391

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torno un antico vaso egiziano sono versi pubblicati a Lipsia nel 1897, dallo Spiegelberg, onde dò il sunto: «Tu, donna, me lo comandi. Ed io senza esitare mi gitto nel Nilo, sebbene un coccodrillo stia qui presso sull’arena.... Ecco, ne sono uscito, portandoti questo gran pesce purpureo, specioso.... Oh mirami ecc.».

A’ tempi nostri la scienza ha costretto la natura a rivelare le vaneggianti caverne di Scilla, onde dall’imo seno parevano uscire latrati; ma quelle immensurabili profondità non sono divinità mitologiche adirate, ma un baratro tale, che soltanto la fantasia lo può attingere inabissandosi e, per così dire, creandolo a prova col vero.

Ora, con lo studio massime dei movimenti sismici di questa regione, la scienza scoprì che in alcuni punti così vacui come grandi conche, franando l’interno della crosta terrestre, forse consciente, e suscitando il contraccolpo dell’aria rimbalzante, producono terremoti dai geologi posti fra i fenomeni tettonici.

Ma anche questa dislocazione, cioè spostamento degli strati rocciosi della materia come viva, questa sua lotta perenne, avviene perchè essa cerca d’equilibrarsi e adagiarsi, unificandosi così alle leggi immortali della divina natura, emanazione del grande principio e mente d’ogni cosa, e così adagiata continuare ad esistere sempre più omogenea al proprio essere.

O ancora lo sguardo ed il cuore si rivolgono estatici, ritornando a sorvolare navigando su quel canale che ha forma di cornucopia, versante intorno ogni bene, ogni abbondanza, e vede che qui il lim-