Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Sì, il grido del tormento di tanti esseri viventi deve aver mosso le onde in tutti i sensi; le onde ancora ignote, intime, eteree forse, nascoste, onde nuove X, onde del senso, perchè tutto è continuità nell’universo.
Altri movimenti, non fenomeni sismici, vengono registrati in tanti osservatorj lontani migliaia di chilometri.
Certo in tutto questo lavorio della natura vi è ancora un’incognita. Ma le onde scompigliate così da disegnare una matassa arruffata, inestricabile, complicato in esse un non so che di dolore, di vertigine, come forse negli effetti i nervi ribelli di un disperato o di un pazzo furioso, le onde, ripeto, turbinando quasi fuggivano da quel disastro; le une sopraffatte dalle altre, coinvolgendosi convulse come turbe investite da timor panico, si salvi chi può, si premono e calpestano, si sopraffanno, si accavallano.
E quanti arcani ancora! Un infusorio non è un arcano come la Via Lattea, l’anima grande dell’universo?
Qui, per dire meglio il mio pensiero, riproduco alcuni miei versi pubblicati per Guglielmo Marconi:
Quando l’etere fia tutto pensante
Sulla terra e pe’ mari, intelligenza
Allora avran con noi stelle e pianeti
Rese per sè vocali altre onde ascose?
Sì, tentato n’andrà pur l’infinito
Dove naufraghi vanno e spazio e tempo.
Dunque una vita sol sarà il creato,
Una famiglia, e intenderà una voce.
E il tuo solo voler onde il tuo spirto