Pagina:Zamboni - Pandemonio - Il bacio nella luna, Firenze, Landi, 1911.pdf/402

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dare le vivande secondo il gusto del paese per quella povera gente atterrata.

Per due mesi, come il miracolo dei pani e dei pesci che saziarono le turbe non fameliche nè profughe, le dette cucine distribuirono gratis agli affamati fuggiaschi a Catania, da prima diffidenti di dover pagare, carne e non pesce. E furono rimeritati di rispetto, riverenza, amore.

Anche durante il soggiorno a Catania e nel passaggio per giungervi quante amicizie nacquero fra Tedeschi e Italiani! E qui non riporto aneddoti simpatici e commoventi perchè già vennero abbondantemente pubblicati, ma sì uno grazioso perchè dimostra come nel popolo è connaturato e duraturo il ricordo, anche senza monumenti di 60 milioni confessati: un berretto rosso, distintivo degli addetti della società, lo chiamarono Garibaldi.

Furono mandati indumenti e viveri raccolti da quanti volontariamente li offersero e distribuiti subito sul posto a coloro che avevano perso tutto. Così il Governo avrebbe dovuto fare.

Per recarsi sul luogo si mosse anche dal suo palagio, nel cuore di questo crudo inverno, il settantenne conte Wilczek, uno dei grandi e ricchi magnati e dei fondatori della società.

Quanti esempj e dovunque!

Noto, da Triestino, che a Trieste, mentre un carro della beneficenza pei danneggiati del terremoto, guidato da studenti, passava per una via, un povero operajo che tornava dal lavoro, non avendo altro, si tolse la giacca e la gittò nel carro sul monte delle altre robe e vecchie e nuove che piovevano da tutte