Pagina:Zamboni - Pandemonio - Il bacio nella luna, Firenze, Landi, 1911.pdf/410

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E quanto per consenso all’ordine pontificio sarà stato mandato dai monasteri e dai canonici regolari dell’Austria, che qui, dopo i conventuali russi, sono i più ricchi, miliardarj, e colle loro camere del tesoro potrebbero estinguere tutto il debito pubblico della monarchia.

Come da alcune statistiche fatte prima dell’invasione francese i conventi commercianti, cui Gigione, una vivente cassaforte che ragiona, disse una Provvidenza per l’Italia.

Per finire, una nota amena fra tante tristezze: Si presentarono al comitato impersonato dal Gentilli due monache elegantissime, dai modi aristocratici, affermando che avevano una casa a Roma che accoglieva profughi da Messina. Virilmente fu dato diniego alla loro domanda di danaro. Ma quelle sacre vergini non avevano dunque avuto niente dal papa per sanare il male fatto dal dito di Dio?

Pure Ermanno Gentilli, animo nobile, vero filantropo, fece un errore; uno solo, ma un grande irreparabile errore: esso non mandò direttamente. tutto il mezzo milione di corone — che a tanto in ultimo ascese il danaro — sui luoghi del disastro, secondo l’intenzione degli oblatori. Bensì pagate le spese della spedizione Viennese fermatasi a Catania due mesi, e mandati larghi sussidi a famiglie con la certezza che quelle si trovavano assolutamente brulle, tutto il rimanente del danaro diede nelle branche al governo che già aveva nel suo ventre tanti milioni inviati da tutto il mondo. E non pensò che allora il governo in Italia voleva dire favoritismo, consorteria, lentezza, militarismo, clericalismo, indolenza, ignoranza, come lo provarono i fatti. Per