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SCENA XVIII
Lucilla.
Questo è troppo soffrir. Lucilla, è tempo
d’usar ne’ mali estremi
tutto il vigor. Perfido Lucio, a tanti
torti questo anche aggiungi? e questo ancora
mi risveglia il furor, mi porge l’armi.
Piú non odo i consigli
d’affetto o di pietá. Vo’ vendicarmi.
Ardi, o cor,
ma di sdegno e non di amor;
vii saria la tua pietá.
Se piú tardi a vendicarmi,
fai trionfo ad un ingrato
e il fomenti a crudeltá.
SCENA XIX
Prigioni.
VOLOGESO.
Duri marmi, aspre catene,
sol perché del caro bene
non v’ illustra un lieto sguardo,
siete orrori e siete pene.
Ma del career io sento
strider l’uscio fatai. Che miro? È dessa!