Pagina:Zibaldone di pensieri III.djvu/167

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(1425-1426-1427) pensieri 153

rivare ciò che dice Voltaire: pourquoi des scènes entières du Pastor Fido sont-elles sçues par coeur aujourd’hui à Stocolm et à Pétersbourg? et pourquoi aucune piece de Shakespeare n’a-t-elle pû passer la mer? C’est que le bon est recherché de toutes les nations. Un falso pregio, cioè non naturale, in fatto di bellezza, non può dunque né lungamente né comunemente essere stimato; e la mia teoria che distrugge il bello assoluto lascia salda questa massima, e quella che il giudizio conforme delle nazioni e de’ secoli circa il bello d’ogni genere, non erra mai, e lascia interi e inviolati i diritti che i grandi scrittori, poeti, artisti, hanno alla immortalità ed alla universalità della fama (31 luglio 1821).  (1426)


*   Il Cristianesimo è un misto di favorevole e di contrario alla civiltà, di civiltà e di barbarie; effetto dell’incivilimento, e nemico de’ suoi progressi 1o, come lo sono tutte quelle opinioni ec. ec. che fissano lo spirito umano e gl’impediscono di progredire conforme hanno sempre fatto i sistemi ec., ancorché derivati da somma dottrina e coltura ec.; 2o, com’è naturale ad un ritrovato, a un frutto della mezza anzi corrotta civiltà. Il Cristianesimo nella sua perfezione (e la natura, la proprietà, gli effetti delle cose vanno considerati nella perfezione di esse, e non in uno stato imperfetto, cioè quali non debbono essere) è incompatibile, non solo coi progressi della civiltà, ma colla sussistenza del mondo e della vita umana. Com’è possibile che duri quello che tien se stesso per un nulla ec. ec. e che anela al suo proprio discioglimento? L’uomo non doveva intendere dalla ragione che le cose non valessero a nulla, e fossero infelicissime. Egli era pur fatto per esse. Cosí dunque non doveva impararlo dalla religione. L’averlo imparato distruggerebbe la vita, se l’uomo seguisse fedelmente e precisamente i dettami e lo spirito della religione.  (1427) Consideria-