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218 pensieri (1535-1536-1537)

la diversità delle circostanze. Augusto sarebbe forse stato un buono ed amato principe, se la sua tirannide fosse stata tranquilla e se il tempo e le circostanze le avessero permesso di esserlo ec. ec. ec (20 agosto 1821).


*    A quello che ho in molti luoghi detto e spiegato della inclinazione irresistibile che l’uomo sociale contrae al partecipare altrui  (1536) le proprie sensazioni ec., gradevoli o no, massime se straordinarie, bisogna riferire la gran difficoltà che giornalmente si prova a conservare il segreto, massime quanto meno l’uomo è lontano dallo stato naturale o quanto meno è assuefatto a comprimere i suoi desiderii. Onde le donne e i fanciulli sono le persone meno capaci del segreto. Ma anche l’uomo fatto, e d’animo cólto e formato ec. prova spessissimo gran difficoltà ad esser perfettamente segreto, sicché nessun indizio gli scappi dalla bocca di ciò che sa, e massime se la cosa è curiosa ec., quantunque mai possa importare la segretezza. E se ciascheduno esaminerà bene la sua vita, vedrà quante volte la lingua gli abbia nociuto, o nelle piccole o nelle grandi cose, e bene spesso, malgrado ch’egli prevedesse il danno. Uomo perfettamente segreto non penso che si trovi, non solo per le minime circostanze che non si avvertono e che tradiscono il segreto ma per la inclinazione ch’egli ha a manifestarlo, inclinazione a cui egli, se non sempre, certo assai spesso fa qualche maggiore o minor sacrifizio. E forse la maggior parte delle circostanze che ho detto derivano in  (1537) ultima analisi da questa inclinazione (21 agosto 1821).


*    Gli odori sono quasi un’immagine de’ piaceri umani. Un odore assai grato lascia sempre un certo desiderio forse maggiore che qualunqu’altra sensazione. Voglio dire che l’odorato non resta mai soddi-